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Le scarsissime notizie che si hanno su di lui
attingono principalmente al Vecchietti, secondo cui il Ceci, nobile urbinate
nato presumibilmente nel 1574, viene ricordato dal conterraneo Leone Sempronj
nella sua Selva poetica. Dopo essere stato maestro di eloquenza a
Cagli, ritornò ad Urbino dove morì nel 1630. Compose un Compendio
d’Avvertimenti di ben parlare volgare e una Relazione della qualità
del Governo di Roma e dello Stato Ecclesiastico dedicata al duca di
Urbino (1605). Bibliografia: Vecchietti 1793: 197; Marazzini 1993: 89; Bonomi 1998c: 58 |